Quello di contenere al minimo i corridoi per massimizzare lo spazio di stoccaggio, è il principale obbiettivo nello studio di un magazzino.
La corsia è il cosiddetto male necessario, che spesso costituisce la parte maggiore dell’area occupata dal magazzino.
Parlando di scaffalature portapallets, ridurre i corridoi vuol dire utilizzare carrelli elevatori molto compatti o con soluzioni tecniche capaci di operare in corsie strette,
Quindi, quali sono le corsie minime e con quali carrelli si possono ottenere?

L’illustrazione mostra in mm. le corsie di lavoro tra le scaffalature.
Il più convenzionale dei mezzi, e cioè il carrello elevatore a forche controbilanciato, è la soluzione che necessità maggiore corridoio. da 3000 a 5000 mm. Possiamo affermare che un magazzino realizzato con carrelli controbilanciati ha un rapporto corsie-scaffali del 50%. In altre parole in un magazzino di 1000 mq, potrete realmente stoccare pallets in 500 mq, in quanto il resto è costituito da corsie.
L’immagine mostra soluzioni di movimentazione, o meglio, carrelli da magazzino capaci di ridurre le dimensioni dei corridoi.
Il carrello retrattile infatti, riduce sensibilmente le corsie di lavoro fino a un minimo di 2700 mm. Grazie al montante retrattile, questa tipologia di carrello, recupera circa 50 cm di corridoio.
Da notare come questa tipologia di macchine, consenta una maggiore capacità di stoccare in altezza, e questo grazie alla stabilità conferita dalle ruote in gooma dura, o wulkollan, che conferiscono maggiore stabilità al carrello.
Esistono poi 3 soluzioni capaci di ridurre notevolmente i corridoi di lavoro e aumentare l’altezza di stoccaggio.
Si tratta di carrelli trilaterali o bilaterali, con o senza uomo in quota, e i trasloelevatori.
Queste soluzioni non presentano solo vantaggi. Infatti nel considerare un nuovo magazzino, bisogna tenere conto dei costi di un carrello o sistema con queste caratteristiche.
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